Se hai in programma un viaggio in un paese musulmano durante il Ramadan, è essenziale conoscere le differenze culturali e logistiche che potrebbero influenzare la tua esperienza. Ogni destinazione ha il proprio approccio al mese sacro, e le differenze possono essere significative.

1. Emirati Arabi e Giordania: Una Fusione tra Tradizione e Modernità

Negli Emirati Arabi Uniti (Dubai, Abu Dhabi) e in Giordania, la vita quotidiana procede con una relativa normalità per i turisti. I ristoranti e i locali rimangono aperti per pranzo, anche se alcuni potrebbero limitare il servizio di alcolici durante il giorno. La sera, invece, il panorama cambia completamente: al tramonto, la città si anima con l’Iftar, il pasto che interrompe il digiuno. In molti luoghi vengono allestite le affascinanti Tende del Ramadan, dove si possono gustare piatti tradizionali in un’atmosfera suggestiva e conviviale.

2. Oman: Un’Atmosfera Più Tradizionale

In Oman, il rispetto delle tradizioni è più rigido. I ristoranti non servono pasti pubblicamente durante il giorno, ma è possibile acquistare cibo da asporto. Gli hotel offrono aree riservate ai turisti non musulmani, dove poter mangiare e bere. Dopo il tramonto, le città si riempiono di vita con mercati e celebrazioni serali.

3. Arabia Saudita: Un’Immersione Totale nella Cultura Islamica

In Arabia Saudita, le tradizioni vengono seguite con particolare rigore. Durante il Ramadan, molti fedeli si recano in pellegrinaggio alla Mecca, rendendo luoghi come Jeddah molto affollati. Qui, ristoranti e attività commerciali seguono regole più rigide rispetto ad altri paesi del Golfo: per i turisti è consigliabile evitare viaggi in Arabia Saudita in questo periodo, a meno che non si desideri vivere un’esperienza profondamente culturale e spirituale.